L’idea di architettura nasce con il luogo. “Luogo”, inteso non solo  come spazio fisico concreto che conterrà l’opera di architettura ma bensì l’insieme delle stratificazioni che portano alla formazione di esso. Ovvero l’insieme  delle caratteristiche proprie di quel determinato contesto, (caratteristiche  culturali , storiche, antropologiche, sociali, ecc. . .) che comunque determinano una particolare condizione fenomenologica non ripetibile in altri “luoghi”. Proprio nello studio fenomenologico del singolo contesto viene ricercata la matrice compositiva del progetto di architettura. Solo studiando il  LOCUS, si possono rintracciare gli elementi generatori del progetto, sia per ciò che concerne il linguaggio espressivo, che per  i materiali che definiscono tale linguaggio.
Potremmo definire il nostro lavoro Architettura di “deposito”, che diviene essa stessa “sedime”, che non tenta di trasformare il luogo, ma bensì interpreta lo spazio fisico con una chiave di lettura concreta e mirata a definire i rapporti spaziali tra gli elementi che costituiscono il contesto e l’”uomo”.